Welfare

Un progetto per l’Europa dei migranti

Paola Pierri presenta l’iniziativa rivolta ai 180mila collaboratori del Gruppo Unicredit

di Maurizio Regosa

Coinvolgere in modo nuovo, magari un po? divertente, la comunità aziendale, sfidandola a interrogarsi su tematiche sociali e a mettersi diversamente in gioco. È questo l?obiettivo, ambizioso sì ma non impossibile, del progetto Migrations della Fondazione non profit Unidea. «Il gruppo Unicredit ha ormai una comunità di collaboratori larga – parliamo di 180mila persone – e disseminata in 23 Paesi, fra loro anche molto diversi». premette Paola Pierri, presidente di Unidea. «È un immenso patrimonio d?energia che riteniamo possa essere sollecitato da proposte cui ciascuno sarà libero di aderire o meno». Per sollecitare le esperienze e i vissuti di 180mila persone che vivono in luoghi anche molto lontani, Unidea ha pensato di proporre un focus su una delle esperienze più comuni fra i popoli, ovvero la migrazione. «Non ci si pensa molto, ma spesso», spiega Pierri, «le nazioni hanno flussi migratori in entrata e in uscita. La Polonia, dal nostro punto di vista, è un Paese di migrazione, ma il suo saldo anagrafico è positivo perché è a sua volta meta di immigrazione da Est. Questo tema è quindi sembrato non solo estremamente attuale, ma anche coagulato attorno a esperienze condivise, anche se non necessariamente in prima persona, dai collaboratori di Unicredit». Che potranno, ad esempi,o scrivere la storia dei loro genitori, dei loro avi, o anche di loro conoscenti, esprimendo i loro punti di vista magari di seconde generazioni. Alla fondazione il compito di tradurre nelle 23 lingue dei collaboratori del gruppo e diffondere questi racconti. Coloro che lo desidereranno potranno realizzare dei video.

Il progetto, che avrà durata triennale, prevede infine anche delle operazioni di microcredito da realizzare in collaborazione con associazioni locali, a favore dei migranti (in ogni Paese saranno messi a disposizione dei fondi).


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